Il percorso espositivo

Una collezione di eccellenza

Il percorso del Museo della Ceramica si articola su quattro livelli nelle sale del Monte di Pietà. Le ricche collezioni, per un totale di più di un migliaio di pezzi, sono organizzate per singole raccolte, a cui si alternano sezioni ordinate per cronologia e tipologia.

Alle raccolte di proprietà della Civica Pinacoteca, come l’elegante vaseria dell’antico Ospedale San Paolo e l’importante donazione del Principe Boncompagni Ludovisi, si aggiungono le prestigiose collezioni acquistate nel tempo dalla Fondazione A. De Mari. Tra queste opere si annoverano la Nena e Maternità di Arturo Martini, i vasi dell’antica farmacia Cavanna di Genova – esemplari ritrovati dopo che se ne erano perse le tracce – e i tesori della collezione Bixio. Sul fronte del contemporaneo, troviamo i prototipi realizzati dai più grandi artisti e designer contemporanei per le Edizioni Attese, nell’ambito delle Biennale della Ceramica nell’arte contemporanea.

Completano la visita gli strumenti multimediali tra cui spicca l’originale quadrisfera, una struttura che permette di assistere a una narrazione suggestiva della storia e degli sviluppi della ceramica ligure. È inoltre presente una vetrina interattiva multimediale da cui prendono forma racconti che introducono il visitatore ai segreti della lavorazione della ceramica.

Primo Piano

La visita inizia al primo piano con l’esposizione temporanea Essere uno. Ceramiche e tessuti di Alessandro Teoldi.

Per la prima volta in mostra in Italia, Alessandro Teoldi porta a Savona alcune tra le sue opere più iconiche, tessili e scultoree, ispirate allo stile martiniano. Guadagnando visibilità internazionale grazie alle sue collaborazioni con gallerie come Capsule Shanghai e Marinaro New York, nel suo linguaggio espressivo Teoldi utilizza tessuti colorati tagliati e cuciti per creare composizioni di forme e figure umane essenziali, evocando un primitivismo figurativo contemporaneo che si distingue dalle avanguardie storiche.

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Secondo piano

La visita prosegue al secondo piano con la prestigiosa sottocoppa Il ratto di Europa (1721), un raro esempio datato e firmato del pittore savonese Gio Agostino Ratti, tra i maggiori interpreti della maiolica ligure settecentesca. Nella stanza attigua – sotto Il carro del Sole, le volte dipinte da Bartolomeo Guidobono – sono esposti importanti pezzi di istoriato barocco. Proseguendo nel percorso, accanto alle tracce degli affreschi cinquecenteschi di Lorenzo Fasolo, sono collocati pannelli di azulejos e laggioni dei secoli XV e XVI, mentre nella sala successiva è esposto il corredo dell’antica spezieria della farmacia Cavanna di Genova.

La sezione dedicata alla ceramica settecentesca è allestita all’interno di una scenografica struttura vetrata e si completa con un gruppo di manufatti frutto dell’attività dell’artista savonese Giacomo Boselli. Infine, due ampie sale accolgono la collezione di oltre 200 opere del Seicento e Settecento del Principe Arimberto Boncompagni Ludovisi e dalla consorte Rosella. Nella prima, dentro una sorta di grande “macchina espositiva” a due piani realizzata in acciaio inox e vetro, è disposta una parata di vasi, piatti, vassoi, sottocoppe e tulipaniere.

Terzo piano

Al terzo piano troviamo l’antica spezieria dell’Ospedale San Paolo di Savona, ospitata da una scaffalatura che occupa l’intero perimetro delle pareti, da pavimento a soffitto, ricreando virtualmente la suggestione di un’antica farmacia. Nelle due sale adiacenti, opere dei primi decenni del XX secolo illustrano l’aggiornarsi della produzione delle manifatture di Savona e Albisola, fortemente influenzate dalle arti decorative internazionali del primo Novecento, tra art déco, razionalismo e futurismo.

Nell’area dedicata agli artisti che hanno lavorato a Savona e Albisola nella seconda metà del Novecento troviamo Jorn, Lam, Capogrossi, Dova, Treccani, assieme ad Antibo, Carlé e Lorenzini. Al centro della seconda sala, l’imponente Albero di kaki di Maria Galfré innalza la propria chioma nel taglio a doppia altezza che mette in comunicazione gli ultimi due piani.

Quarto piano

Il luminoso open space del quarto piano è dedicato attualmente alla mostra Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti. Inatteso quanto eccezionale, l’incredibile ritrovamento di sei inedite opere tessili è il punto di partenza di una nuova narrazione attorno all’opera artistica di Martini, con esposte circa 50 opere tra lavori plastici, pittorici, grafici, tessili e ceramici che esplorano temi come il sogno, la fiaba, l’infanzia e il gioco (anche nell’età adulta).

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Innovazione e multimedialità

Al primo piano del museo si trova la Quadrisfera, una struttura multimediale, ideata dal fisico Paco Lanciano, che permette di assistere a una multiproiezione di filmati sincronizzati in un caleidoscopio tecnologico, grazie a un complesso gioco di monitor e specchi. Attraverso suoni e immagini l’allestimento narra, in modo suggestivo, la storia e gli sviluppi della ceramica ligure.

 

Orari

venerdì 9.30-13; 15.30-18.30
sabato 9.30-13; 15.30-18.30
domenica 9.30-17
lunedì 9.30-13

 

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